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Gli anziani possono mangiare le patate? Una dietista chiarisce una volta per tutte

Le patate sono alla base della dieta di molte persone anziane, ma non tutti i metodi di preparazione sono adatti ai senior. Una dietista clinica spiega che la chiave sta in una semplice operazione che aumenta la quantità di fibre e amido resistente. In questa forma, le patate possono davvero aiutare l’intestino e il sistema immunitario. Nella nostra cucina compaiono più spesso come contorno al pranzo, nelle zuppe, nelle sformate o sotto forma di frittelle di patate o purè. Tuttavia, non tutti i piatti a base di patate sono adatti agli anziani. Nella loro alimentazione sono fondamentali i cibi digeribili e nutrienti, quindi l’eccesso di grassi, i fritti e i piatti pesanti possono appesantire l’organismo. Per mantenere in buona salute il sistema cardiovascolare, è bene consumare prodotti ricchi di fibre. Le patate ne forniscono circa 3 g per porzione da 200 grammi. Potrebbe non sembrare molto, ma basti pensare che si tratta di 2 patate di medie dimensioni. In questo modo si soddisfa oltre il 10% del fabbisogno giornaliero di questo ingrediente. È importante che gli anziani curino l’apporto di fibre, che ha un effetto positivo sulla microbiota intestinale, contribuendo, tra l’altro, a rafforzare il sistema immunitario.

Gli anziani possono mangiare le patate? Questa è l’unica cosa da fare dopo la cottura

Ewa Trusewicz, dietista clinica ed esperta della campagna “Patate o patate? Scegli, assaggia e mangia” consiglia agli anziani di cuocere le patate in un modo specifico. L’obiettivo è quello di aumentare la quantità di fibre e il contenuto della cosiddetta amido resistente.

“Quando cuociamo le patate e poi le raffreddiamo, parte dell’amido in esse contenuto si trasforma in cosiddetta amido resistente, che è resistente alla digestione nell’intestino tenue e passa immutato nell’intestino crasso. Lì è un nutrimento per i nostri batteri buoni”, spiega l’esperta.

— Otteniamo così fibre aggiuntive, che la microbiota intestinale adora! La fermentazione dell’amido resistente nell’intestino produce vari acidi grassi a catena corta (SCFA), che abbassano il pH nell’intestino crasso e influenzano lo sviluppo della microflora benefica. È quindi utile che gli anziani mangino patate raffreddate, ad esempio sotto forma di insalata”, sottolinea.

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