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Cosa succede alla pressione quando si mangiano banane? Il cambiamento è evidente

Le banane sono associate al potassio, ma raramente le consideriamo un alleato nella lotta contro l’ipertensione. Tuttavia, il rapporto tra sodio e potassio nel piatto influisce direttamente sul rischio di infarto e ictus. Una semplice sostituzione: meno snack salati, più prodotti ricchi di potassio, compresi quelli comuni come le banane, può ridurre realisticamente la pressione sanguigna.

Potassio contro sodio: il duo che regola la pressione

Gli ultimi studi pubblicati sull’American Journal of Physiology – Renal Physiology confermano che aumentare l’assunzione di potassio e ridurre contemporaneamente il sodio è uno dei modi più semplici per controllare meglio la pressione. Il cardiologo Daniel Jones, MD, lo riassume brevemente: “Il sodio aumenta la pressione sanguigna, mentre il potassio la abbassa”. Non si tratta quindi solo di eliminare la saliera, ma di rivedere l’intera composizione della dieta.

Il potassio aiuta i vasi sanguigni a dilatarsi e favorisce l’eliminazione dell’eccesso di sodio attraverso l’urina. L’eccesso di sodio ha l’effetto opposto: trattiene l’acqua nel corpo, aumenta il volume del sangue circolante e fa salire la pressione. Quando la dieta è dominata da snack salati e piatti pronti, con poche verdure e frutta, il corpo cade facilmente nella trappola del “sodio”.

I ricercatori sottolineano che la reazione al sodio e al potassio dipende dal sesso e dall’età. La dietista Yasi Ansari, MS, RDN, CSSD, spiega: “Il sesso biologico e l’età possono influenzare il modo in cui il nostro organismo reagisce al sale e al potassio, aprendo la strada a metodi più personalizzati per prevenire l’ipertensione”.

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Prima della menopausa, le donne hanno solitamente una reazione più lieve alla pressione causata dall’eccesso di sodio rispetto agli uomini della stessa età. Dopo i 60 anni la situazione si inverte: sono le donne ad essere più spesso diagnosticate con ipertensione e il rischio di complicanze cardiovascolari aumenta. Negli anziani, quindi, è particolarmente importante prestare attenzione al giusto apporto di potassio nella dieta.

Una banana non basta, ma vale la pena mangiarla

Una banana media fornisce circa 358 mg di potassio, ovvero circa il 9% del fabbisogno giornaliero. Contiene anche circa 22 g di carboidrati e 3 g di fibre, oltre a vitamina C e composti con proprietà antiossidanti. È uno snack pratico, naturalmente dolce, che sazia e favorisce la flora intestinale. Tuttavia, è importante ricordare che una banana da sola non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di potassio.

Come sottolinea Daniel Jones: “Le banane sono una buona fonte di potassio, ma da sole non sono sufficienti a garantire l’apporto giornaliero di potassio. La dieta dovrebbe includere anche altri alimenti ricchi di questo elemento”. Un frutto al giorno va quindi benissimo, purché accompagnato da verdure, legumi e altra frutta.

Altre fonti di potassio che vale la pena conoscere

Il potassio non si trova solo nelle banane. Una patata media con la buccia ne contiene molto, così come le albicocche secche, le lenticchie, la zucca e l’uvetta. Grandi quantità di potassio si trovano nell’avocado, nei broccoli, nei pomodori, nelle arance, nelle barbabietole, negli spinaci, nei fagioli e in altri legumi.

Se in ogni pasto principale è presente almeno un ortaggio o un frutto di questo gruppo, è molto probabile che, senza contare i milligrammi, ci si avvicini al consumo raccomandato. In questo contesto, la banana può essere un comodo “riempitivo” tra un pasto e l’altro.

Si può esagerare con il potassio?

Nelle persone sane, i reni di solito riescono a gestire bene l’eccesso di potassio nella dieta. Il problema sorge quando sono presenti malattie renali o si assumono farmaci che influenzano l’equilibrio elettrolitico. Livelli troppo elevati di potassio nel sangue portano all’iperkaliemia, che può causare aritmie cardiache, debolezza muscolare e, in casi estremi, condizioni potenzialmente letali.

Quindi, invece di ricorrere senza riflettere agli integratori di potassio, è meglio adottare una strategia semplice: limitare il sale, rinunciare all’eccesso di cibi pronti e scegliere regolarmente prodotti vegetali freschi. In questo contesto, una banana al giorno è un elemento sicuro e sensato del piano alimentare: è facile da portare al lavoro, da aggiungere alla colazione o da mangiare dopo l’allenamento.

Yasi Ansari suggerisce che le banane si abbinano perfettamente ad altri prodotti, quindi è facile inserirle nella dieta quotidiana. Puoi aggiungerle alla farina d’avena, a un frullato, allo yogurt naturale o a un’insalata di frutta, abbinarle al burro di arachidi o alla pasta di semi. Questi abbinamenti forniranno non solo una maggiore dose di potassio, ma anche una porzione di fibre, grassi sani e proteine.

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