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Niente farina né zucchero: come preparare un dolce natalizio sano

Per chi è alla ricerca di un modo per mangiare un delizioso dolce natalizio senza compromettere la propria salute, esiste una ricetta salutare che elimina la farina raffinata e lo zucchero lavorato. In questo modo, si eliminano le calorie vuote e si crea un dessert delizioso e nutriente. È ideale per i diabetici, le persone che seguono una dieta a basso contenuto di carboidrati o per chi semplicemente vuole prendersi cura di sé dopo i pasti. Proprio ilchef Karlos Arguiñano ha rivelato i suoi trucchi per utilizzare ingredienti sani.

Gli ingredienti per preparare questo dolce natalizio sano

Con questa ricetta natalizia è possibile ottenere 8 porzioni di dolce e prepararlo in meno di un’ora. Per questo piatto abbiamo bisogno dei seguenti ingredienti:

  • Farina di mandorle: 200 g
  • Uova: 3
  • Banane mature: 2
  • Mirtilli freschi o secchi: 150 g
  • Noci tritate: 100 g
  • Olio di cocco: 50 ml
  • Lievito chimico: 1 cucchiaio
  • Essenza di vaniglia: 1 cucchiaio
  • Cannella in polvere: 1 cucchiaio
  • Sale: un pizzico.

Passo dopo passo, come preparare questo pane dolce

  1. Preriscaldare il forno: a 180 °C. Ungere una teglia rettangolare con un po’ di olio di cocco per evitare che si attacchi.
  2. Mescolare gli ingredienti secchi: in una ciotola capiente, unire la farina di mandorle, il lievito, la cannella e il sale. Aggiungere le noci tritate per distribuire uniformemente la croccantezza.
  3. Preparare la base umida: in un altro recipiente, sbattere le uova fino a renderle spumose. Aggiungere le banane schiacciate, l’olio di cocco e l’essenza di vaniglia. Mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo.
  4. Unire il tutto: versare gli ingredienti umidi su quelli secchi e mescolare con una spatola. Aggiungere i mirtilli con cura per non schiacciarli.
  5. Cuocere in forno: versare il composto nello stampo e cuocere in forno per 30-35 minuti, o fino a quando uno stuzzicadenti inserito al centro ne esce pulito. Lasciare raffreddare prima di tagliare.
  6. Servire con stile: decorare con un po’ di scorza d’arancia grattugiata o altri mirtilli per un look natalizio. Accompagnare con tè o caffè per una colazione festiva.

Consigli extra dello chef per questa ricetta di pane dolce

Lo chef  ha sottolineato l’importanza della qualità degli ingredienti: “Scegli mirtilli freschi e noci locali per massimizzare il sapore e i benefici”. Inoltre, ha lasciato questi consigli:

  • Conservazione: conservare in un contenitore ermetico fino a 5 giorni in frigorifero, oppure congelare porzioni per le cene natalizie.
  • Personalizzazione: aggiungere uvetta o cioccolato fondente (senza zucchero) per un tocco gourmet.
  • Salute extra: questo pane ha solo 150 calorie per porzione, rispetto alle 400 di quello tradizionale.

Il significato del pan dolce a Natale

Esistono tre miti sul significato del pan dolce e del Natale. La tradizione più antica narra che il pan dolce fu creato dai primi cristiani per commemorare la nascita di Gesù Bambino, poiché il nome di Betlemme, la città dove nacque, significa letteralmente “casa del pane”.

Un’altra versione colloca la sua origine nel 1494, alla vigilia di Natale. Il cuoco del Duca di Milano bruciò accidentalmente il dolce che doveva essere servito. Per salvare la situazione, improvvisò rapidamente un pane arricchito con zucchero, uvetta e burro.

Esiste anche una leggenda più romantica ambientata nella rinascimentale: un giovane aristocratico di nome Ughetto degli Atellani si innamorò perdutamente di Adalgisa, la figlia di un umile fornaio. Per avvicinarsi a lei, si finse apprendista nel panificio e inventò un pane speciale per impressionarla e regalarle.

Con l’intenzione di migliorare l’attività e aiutare la famiglia, suggerì di aggiungere burro al pane comune. Il risultato fu un successo tra i clienti. Successivamente aggiunsero zucchero, uvetta, scorza d’arancia e limone canditi. Il proprietario del panificio, che si chiamava Toni, vide il suo locale riempirsi di gente grazie a quel nuovo pane, e dal suo nome nacque il termine “Panettone” (“il pane di Toni”). Sia il panificio che il pane raggiunsero una fama leggendaria, e con essa il mito che ancora oggi perdura.

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